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lunedì 6 ottobre 2014

UN PICCOLO, SUGGESTIVO PAESE.


" La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva"

D. Hume



Follina, piccolo centro storico tra i più amati della Marca Trevigiana, è situato ai piedi delle Prealpi Bellunesi.



Dolcemente adagiato tra verdi boschi e ordinati vigneti, è conosciuto soprattutto per la sua antica abbazia.


Ma a sorprendere è anche una identità ben precisa che caratterizza questo piccolo paese così placido e tranquillo.


Qui, infatti, i monaci cistercensi avviarono, in un passato ormai remoto, la lavorazione della lana.
Ma da allora in poi, questo territorio divenne sempre più specializzato nel settore tessile-laniero.




In questo campo, un forte impulso venne dato anche nel '700 e nell' '800. Così Follina divenne un distretto industriale, per la lavorazione del tessile, di primaria importanza,
Infatti, ancora oggi, a testimonianza di questa realtà produttiva,  molti pregevoli edifici del centro storico sono un esempio fortunato di archeologia industriale.



Il recupero e la riconversione di questi palazzi storici, caratterizza fortemente l'identità di questo borgo che, al visitatore, appare originale, ben tenuto e curato.

Anche piccoli dettagli, come questi fiori alla finestra, servono a rendere accogliente e invitante questo luogo di turismo di nicchia.



Tante case raccontano la loro storia, così bella da scoprire anche attraverso semplici indicazioni.



E poi, varcando questo arco, ecco l'incanto di un angolo semplice ma bellissimo, ai piedi della collina.
Per me è stata vera folgorazione.


In questo complesso, in parte ristrutturato e in parte abbandonato, (almeno così sembra), dimorano poesia ed armonia.


Ecco i resti della antica fontana. Chissà come sarà stata bella nel suo momento di splendore!


E poi il portico, le finestrelle, gli archi : tutto mi parla al cuore.


Questo complesso, se venisse restaurato, potrebbe diventare un luogo di bellezza, di fascino, di pace.


Chi abita ha posto una piantina alla finestra, la legna sotto il portico. Si percepisce un certo ordine.


Ma ancora c'è tanto da sistemare.
Solo un accurato restauro riporterebbe alla originaria bellezza questa costruzione così armoniosa e suggestiva.



Questo grazioso vasetto di fiori, spero possa essere di buon auspicio. Vorrei un giorno tornare e assaporare la sorpresa e la gioia di vedere tutto adeguatamente risanato.



l'Italia è piena di questi piccoli tesori che però, spesso, vengono trascurati.
Quasi sempre il problema è di origine economica. Dove trovare le risorse per ristrutturare?
Pur capendo la difficoltà, penso però sia un vero peccato lasciar andare luoghi così belli, in totale rovina.
Soprattutto, ricordando quanti sprechi, nel settore pubblico, scandalizzano frequentemente gli italiani, mi viene da pensare che, se solo una parte di quei soldi venisse destinata al restauro di ciò che è meritevole, avremmo un Paese bellissimo , ricco di meraviglie. Dobbiamo imparare a conservare e valorizzare ciò che già esiste. Quante nuove fasulle costruzioni vengono iniziate senza neppure mai essere finite? Doppio spreco : di denaro e di territorio. Il nostro futuro può ripartire dalla nostra tradizione. Tradizione che serve a condurre alla modernità.
Questi muri, infatti, raccontano la nostra storia e fanno parte di un patrimonio che, in fondo, è bene comune. Un bene comune da cui ripartire.

6 commenti:

  1. La bellezza di un luogo – come quello che ci hai fatto conoscere – non è come la bellezza di un quadro, che rimane immutabile nel tempo; essa comincia a sgretolarsi nel momento stesso in cui noi la percepiamo. E in questo lento ed inesorabile mutamento, a volte, le forme architettoniche anziché consumarsi sembrano acquisire una nuova ed incredibile vitalità, un fascino armonioso e suggestivo. La polvere del tempo si impadronisce dei luoghi e spesso dona loro un’aura incantevole, direi magica. E così un antico portico, una vecchia fontana, un arco in pietra, un antico palazzo storico con i muri scrostati, che apparentemente posso sembrare abbandonati, appaiono in tutta la loro incredibile bellezza. Sono luoghi che ci parlano, che hanno un’anima e una storia e noi dobbiamo solo ascoltarli. In silenzio. E dobbiamo augurarci che mani sacrileghe, con l’intento di riportare tali luoghi all’antico splendore, non li imbruttiscano con interventi di restauro poco appropriati.

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  2. Sono pienamente d'accordo con quel che dici. Pero i costruttori o impresari fanno prima accaparrasi terreni viergini e i Comuni d'accordo per incassare tasse. Un saluto

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    1. Eh, in effetti non è sempre tutto facile, ma almeno nutriamo la speranza che ci si possa avviare verso percorsi più giusti e rispettosi del nostro territorio.

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  3. Che bel posto, non lo conoscevo.
    Mi rattristano gli abbandoni e le spoliazioni di questi luoghi.
    Chissà dove sarà finita la fontana...

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  4. Certe costruzioni, con quella patina del tempo addosso, parlano all'anima di chi le osserva. Un peccato vederle andare così in rovina. Speriamo che sia possibile un ben fatto restauro. Di tipo conservativo ovviamente, senza interventi brutali e poco appropriati. E forse l'acqua della fontana tornerà così a zampillare. . .

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