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giovedì 1 maggio 2014

RICORDANDO AYRTON SENNA.

" Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa. . . "

Dalla canzone "Ayrton" di Lucio Dalla dedicata a Ayrton Senna.


photo cars lovers

Il 1° maggio del 1994, sul Circuito di Imola durante il Gran Premio di San Marino, in quella maledetta curva del Tamburello, perdeva tragicamente la vita Ayrton Senna.
Il più bello, il più affascinante e il più amato pilota di Formula 1.
Correre in pista era nel suo DNA e infatti la gara era per lui ragione di vita. Correva per vincere e non per partecipare.
Non per nulla infatti, nella sua purtroppo breve esistenza, vinse tante gare e divenne 3 volte campione del mondo.
Sembra proprio una beffa morire a soli 34 anni, essendo in testa alla gara. . .
Da allora la F1 è cambiata. Io non sono una addetta ai lavori, ma ora a fare la differenza sembra sia più l'auto che il pilota. Però almeno in questi anni è molto migliorato l'aspetto della sicurezza. Da allora infatti non ci sono più stati incidenti mortali.
Se avesse avuto tempo avrebbe fatto grandi cose perchè era grande come sportivo e come uomo.
Amava le sue origini e, sapendo di essere un simbolo per il suo popolo e per il suo paese, ogni volta che vinceva una gara, non dimenticava di sventolare con orgoglio la bandiera brasiliana.
Proprio in tempi in cui il Brasile era un paese "difficile" e proprio mentre altri volti noti brasiliani cercavano invece di glissare sulla loro appartenenza a questo stato.
Aveva cavalcato l'onda del successo senza mai montarsi la testa, anzi con una certa nonchalance.
E sempre il suo pensiero andava generosamente ai più poveri, ai più bisognosi.
Sempre generoso ed intenso di sentimenti, nello sport come nella vita.
Al suo funerale milioni di persone, forse uno dei funerali più affollati della storia.
A vent'anni dalla sua scomparsa come non poterlo ricordare?
A dir la verità, io lo ricordo spesso perchè la sua immagine sta lì, internamente alla portella di un pensile della mia cucina, assieme agli altri "miei preferiti". . .
E' stato un grande campione che, per vari motivi, è entrato nel mito. E il mito, si sa, non muore mai.
E poi, con quel viso lì, dimenticarlo è davvero impossibile. . .

SENNA FOREVER

photo wikipedia



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