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lunedì 3 marzo 2014

UNA CENA DI FINE INVERNO

"Guardati dall'uomo che sa cucinare, ti lascerà la cucina  piena di pentole unte"
Erica Jong

FIORI FRESCHI E STUFA ACCESA.


Pentole unte a parte, bisogna ammettere che preparare uno spiedo come si deve non è cosa da poco. Ci vogliono sapienza e pazienza. Ma il piacere del convivio sta anche in questo. Cioè nei preparativi della cena, prima che arrivino gli ospiti.
L'attesa della festa è già festa.

L'ANTIPASTO IN PIEDI IN CUCINA, CONTROLLANDO LO SPIEDO.


Infatti già si pregusta quella che dovrebbe risultare una piacevole serata. Alla fine è vero che il cibo conta, che assaporare una buon piatto ben preparato è sempre un grande piacere, ma ancor di più il piacere sta nell'incontrarsi, nel ritrovarsi tra amici. Insomma la buona compagnia vale anche di più.


LO SPIEDO SCOPPIETTANTE.

In queste sere di fine inverno un po' freddine, piovose, umide, ancora si sta meglio accanto al camino acceso. E un po' di chiacchiere, ammorbidite da un calice di vino rosso, sanno sempre scaldare gli animi.


LA FAMOSA "POLENTA ONTA"

C'è sempre un buon motivo per incontrarsi. La convivialità aiuta le persone, rende l'atmosfera serena e rilassata. Anche l'amicizia infatti, come un bel fiore, ha bisogno di essere coltivata con cura e con amore.

SI CHIUDE IN BELLEZZA CON IL PARFAIT SPEZIATO IN SALSA DI LAMPONI FRESCHI



IN CASA PICCOLI TOCCHI DI PRIMAVERA



I PRIMI FIORITI RAMI DI CYDONIA

2 commenti:

  1. E' vero. Anche il preparare una cena è un piacere. A volte più della stessa cena. Si, perche durante la preparazione abbiamo modo di saziarci degli odori e dei profumi...e non solo. E' una "fatica" che vale la pena di affrontare, perchè sarà poi ricompensata dai nostri ospiti. E' un pò come la vigilia della festa: anche l'attesa procura quel sottile piacere che solo gli intenditori sanno apprezzare. Ed è un piacere a volte più intenso che svanisce con la festa. Lo diceva un certo Leopardi.
    Non ho dubbi che quella da lei preparata e – illustrata - sia stata gradita e apprezzata.
    La saluto

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  2. A onor del vero, la cena non è stata preparata da me ma da amici. Posso assicurare che è stata da tutti molto apprezzata. Così tanto che ho voluto ringraziare a modo mio, illustrandola e commentandola. In fondo anche questo significa condividere. . .

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