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mercoledì 13 febbraio 2013

NEVICATA.

 ELLEBORI SOTTO LA NEVE.


". . . è l'inverno, il freddo, la neve, le stufe. . . La terra dorme e la natura è immota. Più non saettano le verdi lucertole sui muri, nè gracidano le rane negli stagni; più l'acqua non si increspa, ma si corazza di ghiaccio, e le rondini più non si posano sui fili.
Ghiaccio, gelo e letargo. Ma nelle case, si riscopre la dolcezza domestica. . . Sulle pareti le foto di famiglia, sui mobili gli oggetti raccolti, via via, nei lunghi anni della vita. Morbidi scialli riscaldano le sedie e il gatto fa le fusa, arrotolato sopra una poltrona. La mia preghiera sa di casa, di fuoco e di memorie."
Adriana Zarri

DALLA FINESTRA  :  L'ACERO ROSSO E' UNA NUVOLA BIANCA.

IN CAMPAGNA  :  UN GALLO E UNA GALLINA SI FANNO COMPAGNIA.


". . . le luci che si accendono a consolare il buio.
L'esterno, visto dal di dentro, non fa più freddo; una finestra accesa, vista dal di fuori, è una dolcezza che conforta la notte. Poi le finestre, a una a una , si spengono, come occhi che si chiudono, e resta la notte buia, solenne, appena rischiarata dalla luna, se c'è, o dalle stelle se si vedono. Più spesso è una coltre di nuvole e di nebbia. Fasciata dagli umidi umori che salgono dal suolo anche la terra dorme. Si sveglierà domani, ancora vestita di nebbia; si sveglierà con gli uomini. . . "
Adriana Zarri
CALA LA SERA.

"Adriana Zarri (1919-2010), teologa, scrittrice, monaco, eremita ha vissuto in campagna allevando animali, curando i fiori, scrivendo su giornali e riviste e combattendo molte battaglie coraggiose."

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