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mercoledì 28 novembre 2012

"BOSCODIROVO" O GIU' DI LI'. . .

CHI NON RICORDA LA MAGNIFICA COLLANA PER PICCOLI "BOSCODIROVO" ?
Durante una passeggiata ho raccolto bacche, rami, piccoli frutti e mi sono , per un momento, sentita dentro il mondo di "BOSCODIROVO" ( magnifica collana di libri per i piccoli ). Amore per la fiaba e per la natura.
Quando ero bimba, ricordo che la mamma cercava sempre, per quanto possibile, di avere fiori freschi in casa.  Specialmente durante la bella stagione, attingendo direttamente dal giardino. Raramente comperava dal fioraio e questa era cosa riservata solo per le grandi occasioni.
I mazzi di fiori erano perciò composti da qualche rosa, ma soprattutto, da gladioli , garofani e margherite. Fiori che oggi sono quasi in disuso.
E' strano ma, perfino i fiori sono soggetti a mode, così come le piante da appartamento, lo stile del giardino  e tutto il resto.
Oggi però il modo di formare una composizione è molto libero e lascia assoluto spazio alla creatività personale. Ma ciò che più mi piace è la grande mescolanza di componenti, di prodotti diversi. Cosa davvero inusuale fino a non molto tempo fa. Se però pensiamo all'Arcimboldi bisogna ammettere che le sperimentazioni ci sono sempre state.
Ora uniamo fiori, frutti, verdure, sassi, rami secchi, conchiglie, bacche, cortecce ecc.
E' un modo per apprezzare tutto ciò che è naturale perchè , in effetti, anche un ramo stecchito ha il suo fascino. Forse è perfino poetico.
Insomma che bella la libertà di sperimentare senza la restrizione di regole fisse, lasciandosi trasportare dalle emozioni, memori di quel "BOSCODIROVO" che ci è rimasto nel cuore.

RAMETTI SECCHI, BACCHE DI NANDINA, GRAPPOLI DI VITE AMERICANA, FRUTTI DI CYDONIA.









lunedì 26 novembre 2012

ANDANDO PER FRANTOI : IL RITO DELL'OLIO NUOVO.

GIOVANI ULIVI SUL LAGO DI GARDA.

Quello dell'olio nuovo è un rito che si ripete ogni anno e che fa parte di una tradizione antica, visto che in Italia, sparsi da Nord a Sud, ci sono oltre 6000 frantoi.
Il profumo dell'olio nuovo è inconfondibile, è intenso e riempie l'aria delle piccole vie del borgo, dove si respirano sempre una certa euforia ed un certo entusiasmo, specialmente quando risulta essere una buona annata.
Infatti ci sono feste a tema, assaggi, sagre.
Anche i ristoratori del luogo rinnovano di anno in anno le loro proposte culinarie, con l'intenzione di creare nuovi accostamenti e combinazioni di sapori, talvolta anche audaci.
Ma la soddisfazione più grande sta nel portarsi a casa olio appena franto, magnifico nel colore, nel profumo, nel sapore.
Un olio extravergine di oliva a bassa acidità, dal sapore leggermente amarognolo con una minima nota piccante che risucchiato tra i denti lascia un lieve sentore di carciofo.
Questo è il periodo in cui mangiare pane e olio fa assolutamente apprezzare questa unione tra bontà e semplicità.
 Passato l'inverno non sarà più così, le caratteristiche organolettiche cambiano, anche se l'olio extravergine rimane sempre un prodotto eccellente. Però è questo il momento magico.
Quindi vale la pena di fare, ora,  una specie di cura, di polifenoli e vitamine, per meglio affrontare l'inverno che è alle porte.

LA MACINA IN FUNZIONE.

TARA, PESO NETTO E PESO LORDO.


GESU' E MARIA BENEDICENTI.
 DAME E BIDONI  RIEMPITI DI OLIO APPENA FRANTO.
UN INVITO ACCATTIVANTE.




venerdì 23 novembre 2012

E' TEMPO DI UCCELLI : PER FAVORE NON ALLO SPIEDO !

" . . . poi, con una volubilità mirabile, quell'accento ingenuo si mutò in una progressione di note sempre più rapide che brillarono in volate di trilli, vibrarono in gorgheggi nitidi, si spiegarono in passaggi arditissimi, sminuirono, crebbero, attinsero le altezze soprane. Il cantore si inebriava del suo canto.
. . . pareva che anche il giardino ascoltasse, che il cielo si inchinasse. . . "

da L'usignolo di G. D'Annunzio.


Da poco tempo, nel mio giardino, ho avvistato il pettirosso e lo scricciolo, che sono due uccellini che arrivano con il freddo. Ed anche i merli si stanno dando un gran daffare per cercarsi un nido nuovo, visto che alcuni alberi si sono spogliati ed altri sono stati potati. Insomma c'è fermento per preparare un cuccio confortevole per l'inverno. Però i loro canti si sono affievoliti e non si riconosce più quella gioia festosa tipica della bella stagione. Purtroppo invece, al mattino presto, si sentono gli spari dei cacciatori e penso a quanti di questi uccellini finiranno in uno "spiedo scoppiettante". Speriamo di no ma, ogni anno, è una battaglia persa. Pur non essendo vegetariana, penso che gli uccellini potrebbero venire risparmiati. In fondo mi sembra solo un capriccio, visto che c'è così poca carne da non sfamare nessuno. . . ma a quanto pare non tutti la pensano così. Io continuo a sostenerli con briciole e mangime, nella speranza che si facciano sempre più furbi, tanto da non farsi beccare. E' proprio il caso di dirlo!



Tutti i disegni riportati sono di Louis Agassiz Fuertes. Sono tratti dal suo bel libro " Gli Uccelli".
Libro che riproduce 65 tavole di questo artista ornitologo. Davvero meritevole.

E al posto dello spiedo , FAGIOLI ALL'UCCELLETTO :

Lessare i fagioli ( messi a mollo per una notte ) con 2 spicchi di aglio in camicia e qualche foglia di salvia per circa 50 minuti, salando negli ultimi 10 minuti. Poi scaldare un po' di olio in un tegame di terracotta, rosolare uno spicchio di aglio con abbondanti foglie di salvia.Versare nel tegame i fagioli ben scolati, aggiungere sale, pepe nero e mescolare bene per insaporire. Aggiungere la passata di pomodoro, mescolare e coprire. Lasciar "pipare", sul fuoco a fiamma bassissima, con il coperchio 15-20 minuti, controllando che non si asciughino troppo.Servirli caldi, in un recipiente rustico, anche nel tegame stesso.

CONSOLAZIONE VEGETARIANA.

mercoledì 21 novembre 2012

I LOVE PASTA !

SINGOLARE  ALLESTIMENTO.


UNA MAGNIFICA SOFIA LOREN  INCARNA LO STEREOTIPO ITALIANO.


Pasta : una grande passione italiana, ma non solo. Già conosciuta al tempo dei Romani, la pasta è il piatto che più ci rappresenta e, nella tradizione della pasta secca, siamo veramente imbattibili. Dobbiamo ai napoletani il termine MACCHERONI, termine conosciuto praticamente in tutto il mondo che un tempo definiva tutti i formati di pasta secca, spaghetti compresi. Poi, nel tempo, si sono formate le distinzioni, con una fantasia di termini tutta latina. Ma alla fine sempre di farina ed acqua si tratta, anche se il clima influisce parecchio sulla qualità. Quindi paste fresche al Nord dove l'umidità è persistente, paste secche al Sud dove il vento ed il sole la fanno da padroni.
Le ricette sono infinite e la soddisfazione, davanti ad un piatto ben preparato, è assicurata.

INDIMENTICABILE MARCELLO MASTROIANNI.

VOTO DI CASTITA', DI POVERTA', MA PER FORTUNA, NON DI DIGIUNO.


COLORI E SAPORI D'AUTUNNO.


FARFALLE CON PORRI ZUCCA E SALAMELLA :

Soffriggere la cipolla in poco olio, aggingere la salamella a pezzetti, sfumare con il vino bianco. Quindi aggiungere salvia e rosmarino,  i porri tagliati a rotelline e la zucca a pezzetti, rosolare bene e salare. Versare un po' di brodo e continuare la cottura a fuoco coperto, girando spesso.
Quando le verdure cominciano ad essere tenere aggiungere poco poco latte (che serve a dare cremosità) e spolverizzare con pepe nero. Saltare la pasta, precedentemente scolata, nella padella e mantecare con Parmigiano. Se piace si possono aggiungere scaglie di pecorino o di Montasio. Servire il piatto bello fumante così che possa essere assai confortevole nelle fredde giornate d'inverno.

SPAGHETTI CON CAVOLO NERO, PATATE E MAZZANCOLLE : QUANDO L'ORTO INCONTRA FELICEMENTE IL MARE !

venerdì 16 novembre 2012

VIETRI SUL MARE : UN MONDO A COLORI IN COSTIERA AMALFITANA.

IL NEGOZIO DI FRUTTA E VERDURA.


Quando parlo di Costiera Amalfitana con qualcuno, vedo sempre lo sguardo illuminarsi. Ed un motivo ci sarà. . .
L'UNESCO nel 1997 ha dichiarato Patrimonio dell'umanità l'insieme di paesi che fanno parte della Costiera Amalfitana.
Amalfi, Ravello, Positano, sono luoghi di magica bellezza, conosciuti in tutto il mondo. Ma anche i paesi un pò meno famosi hanno quel fascino e quella calda sensualità, che solo qui si  percepisce in modo così forte. Merito anche della gente del posto, così immediata, disponibile, calorosa.
Vietri sul Mare è uno dei paesini che preferisco, perchè colorato, festoso, semplice. Con le sue Torri (che servivano di avvistamento e di difesa contro gli attacchi dei Saraceni), e le sue chiese decorate anche sulla facciata con maioliche dipinte, ha un fascino speciale.
E poi ci sono :  il mare, il clima splendido ed una cucina davvero prelibata.
Ed infine, c' è da sottolineare la vena artistica di questo paese, espressa  soprattutto attraverso l'arte di fare imbarcazioni e l'arte della ceramica. Una ceramica che trasmette gioia di vivere.

LA PESCHERIA.


E davvero, quando si arriva qui, è difficile non comperare almeno una cosina.

PIATTI E TAZZE COLORATI.


IL FAMOSO DECORO DELL'ASINELLO.


OMAGGIO A MARIA.


Oggetti semplici con un tocco poetico. Come poetico è il luogo dove vengono prodotti.

domenica 11 novembre 2012

DALLA TOSCANA LE REGOLE D'ORO DEL CAVOLO NERO.

LA INEGUAGLIABILE DOLCEZZA DEL PAESAGGIO TOSCANO. (foto lastminutebest.it)
Il cavolo nero è un ortaggio tipico della cucina toscana. Bello di aspetto, con quelle bolle quasi blu, e buono di sapore. Ma sicuramente deciso e penetrante. Va quindi usato secondo regole ben precise che la tradizione culinaria toscana raccomanda. Il piatto più tipico è la ribollita, ma può entrare in svariate preparazioni.

CAVOLO NERO FRESCO.


LE COSTE VANNO GETTATE.

1 Del cavolo nero si tiene solo la foglia sfilata dalla costa  (come da foto)
2 Si utilizza da fresco.
3 Nelle zuppe è meglio concludere la cottura entro mezz'ora da quando si aggiunge il cavolo.
4 Nel taglio a julienne va in padella da crudo.
5 Il pomodoro va usato con parsimonia.
6 Invece i fagioli si combinano benissimo con il cavolo nero.
7 Anche le carni bianche di animali da cortile si accompagnano bene al cavolo nero ed anche la carne di maiale.
8 Altri sposalizi felici : con zucca e con funghi.
9 Gli aromi consigliati sono rosmarino e maggiorana.
10 Nei ripieni occorre dargli consistenza e smorzarne un po' il sapore : l'ideale è la patata.

ZUPPA ALLA FRANTOIANA :

VERSO FINE COTTURA.


Si chiama così perchè veniva  preparata dal frantoiano con ortaggi dell'orto e sopra si versava l'olio nuovo per farlo assaggiare ai clienti. E' una ricetta della tradizione ancor oggi molto apprezzata e spesso anche reinterpretata.
Cuocere in acqua 200 grammi di fagioli borlotti (messi a mollo la notte prima), aggiungere uno spicchio di aglio in camicia, una cipolla, un pomodoro, salvia e rosmarino.
Poi in un'altra pentola, con olio, si fanno appassire tocchetti di zucchina, carota, cipolla, sedano, patata, si aggiunge un po' d' acqua. Poi si versa la crema di fagioli ( ottenuta frullando i fagioli con un po' della loro acqua di cottura). Tenere quella che rimane da parte. Quindi si aggiungono 100 grammi di erbe di campo ( io invece ho aggiunto indivia riccia)  e 4/5 foglie di cavolo nero tagliate a striscioline. Si bagna con  la restante acqua di cottura dei fagioli unitamente ad un dado e si prosegue la cottura per circa 30 /40 minuti. Si serve con pane casereccio tostato e strofinato con aglio e un giro di olio extravergine possibilmente appena franto.
CROSTONI AL CAVOLO NERO  :


Pane abbrustolito strofinato con aglio, cavolo nero lessato (ancora caldo e leggermente sgocciolante), pecorino, un giro di olio extravergine e pepe nero al mulinello. Una sana bontà !
 

giovedì 8 novembre 2012

ESTATE DI SAN MARTINO. INDIAN SUMMER. BAB'E LETO.

IL GIALLO LUMINOSO DELL'ACERO.

Anche nei nostri piccoli orti e giardini, in questo periodo, è un tripudio, tra fiori e foglie, di splendidi colori. Clima mite e solicello, completano il quadro dell'estate di San Martino.Che ogni anno torna puntuale.

FILASTROCCA ( DEDICATA A BIANCA E PIETRO )

"Era novembre e nevicava
San Martino a cavallo andava.
Lui gran freddo non aveva
perchè un mantello lo avvolgeva.

Ad un tratto, dopo un po'
un povero incontrò:
il mantello non portava
per il gelo lui tremava.

San Martino si fermò
e commosso lo guardò :
a metà tagliò il mantello
per donarne al poverello.

Presto il sole fuori uscì :
il miracolo si compì !
Da quel gesto di bontà
ogni anno tornerà
qualche giorno caloroso
nel novembre freddoloso."
SOLITARIA COCCINELLA DI BUON AUSPICIO. . .

SGARGIANTI CRISANTEMI

ROSE DI NOVEMBRE
TRASCOLORA IL FIORE DELL'ORTENSIA.

"L'estate di San Martino dura tre giorni ed un pochino."

"Passata l'estate di San Martino, l'inverno è in cammino."

sabato 3 novembre 2012

GIARDINI NASCOSTI : STUPORE ALL'IMPROVVISO.

PIANTE VERDI E STATUE : UN CLASSICO DELLA TRADIZIONE.


Vengono scoperti spesso per caso, all'improvviso, mentre si apre un portone. Racchiusi tra le case, incastonati tra i palazzi del centro, dietro ad un muro, in fondo ad un vicolo cieco.
Sono alcuni piccoli, minuscoli spazi dedicati al verde, ai fiori , alle piante.
Francobolli di oasi urbane :  un vaso qua, un altro là, un cespuglio colorato di fiori e dove è possibile  magari un piccolo tappeto erboso. Insomma dettagli di natura che però riescono a trasformare l'aspetto della pietra o del cemento intorno.
Ed ogni volta, soprattutto apprezzando la creatività di chi , in così poco spazio, è riuscito a creare un piccolo angolo verde, resto sempre piacevolmente stupita.

ANDALUSIA ? NO. . . PIANURA PADANA.


SOTTO IL SOLE DELLA SICILIA.


PURO STILE MEDITERRANEO.


ANCHE I GATTI RIPOSANO ALL'OMBRA.



FONTANELLA CON  PESCI ROSSI.


". . . al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere.
Esso richiede l'attenzione del giardiniere, ma , allo stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura."
Paulo Coelho

giovedì 1 novembre 2012

NOVEMBRE.

UN GIOCO DI ILLUSIONE : ALBICOCCO IN FIORE.


" Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore. . .
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno : solo, alle vetrate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate
fredda, dei morti.

NOVEMBRE  di Giovanni Pascoli.

DALLA FINESTRA  :   SOTTO LA PIOGGIA I COLORI DI NOVEMBRE.

PICCOLO DETTAGLIO NAIF A RALLEGRARE LA MENSOLA DELLA CUCINA.