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giovedì 12 aprile 2012

TAGLIO E CUCITO NON SARANNO MAI IL MIO MESTIERE.

NON SEMPRE CHI CERCA TROVA





A me non piace il cibo inglese e neppure le tanto famose caramelle inglesi.
Quindi deve essere stata una scelta a livello inconscio ( ma  per così poco, non vorrei scomodare Freud) se ho destinato ad aghi e fili, la vecchia scatola "Quality Street".
Chi mi conosce sa della mia idiosincrasia verso taglio e cucito. Infatti, cercando nella scatola, non si trova niente se non le bustine degli alberghi, portate a casa da mio marito, nel disperato tentativo di convincermi ad attaccare almeno qualche bottone. Per me un vero incubo. Il filo si annoda sempre, allora lo accorcio ma, così facendo, scappa dalla cruna, lasciandomi con l'ago in mano. E poi quei bottoni a pallina che pencolano, e quelli dei cappotti che devono avere una specie di gambo. . . Davvero non riesco, per non parlare di orli e rammendi che mi sembrano missioni impossibili.
Ho tentato più volte, ma sempre mi ritrovo con l'orlo arricciato ed un pezzetto di stoffa che non so dove attaccare. . . terribile!
Una volta per queste cose c'era la cara nonna Ines, poi sono stati momenti di panico.
Ora c'è " L'ago fatato" ( davanti al Patronato Leone XIII ), dove la signora è davvero MAGICA. Esegue tutto perfettamente e i rammendi (maledette tarme) sono veramente invisibili. Credo sia davvero imparentata con qualche fata perchè io trovo umanamente impossibile riuscire a fare ciò che lei, invece, esegue alla perfezione.
Così la vecchia scatola inglese può ancora godersi la sua tranquillità ed io finalmente la mia !

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