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giovedì 28 maggio 2015

RICORDO DI BIMBA.


" Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente"

Marcel Proust





Il 22 maggio era Santa Rita e, visto che ne porto il nome, non ho potuto, proprio in questi giorni, passando davanti a questa chiesa, non entrare.



 La chiesa si trova a Treviso in zona centrale ed è intitolata a San Leonardo, ma c'è un altare dedicato a Santa Rita.  La santa con poteri taumaturgici, tanto da essere anche chiamata la Santa Avvocata dei casi impossibili.

TRIONFO DI ROSE DAVANTI ALL'ALTARE.

Si sa che la devozione popolare rivolta a questa santa è grande e di antica tradizione.
Per la sua particolare storia, così travagliata e sofferta, e per quel segno divino della "spina", santa Rita è anche chiamata la Santa della Spina o della Rosa.

UNA PARETE DI TECHE CON EX-VOTO

Ecco perchè proprio durante le funzioni del 22 maggio vengono benedette le rose e l'altare a Lei dedicato è un trionfo di fiori, di boccioli di rosa.

Ricordo che da piccola, accompagnata dalla mamma, partecipavo a questa funzione che si svolgeva nella grande e magnifica Basilica di San Zeno a Verona.
Ma ricordo anche la mia sofferenza : troppa folla, troppo caldo, troppo lunga la cerimonia, troppo pathos. Mi veniva ansia. E mi preoccupavano assai quelle rose benedette che mia mamma si portava a casa per conservarle con estrema cura, in caso di bisogno.
Era quel "in caso di bisogno" che mi inquietava non poco.

UN INCREDIBILE, DI QUESTI TEMPI, CASSETTINO PER DEPOSITARE I PREZIOSI. . . 

Però poi, per fortuna da questo punto di vista, ci siamo trasferiti.
Niente più funzione, niente più rose benedette.
Ma ne avevamo già abbastanza.
Intanto, crescendo, l'ansia mi era un po' passata.

TEMPI DIFFICILI :  UN INCREDIBILE CARTELLO !

Debbo però dire che, ancor oggi, conservo qualcuna di quelle rose, e son passati tanti anni. Ora non mi inquietano più, anzi. Mi riportano alla mia infanzia e a tutta quella atmosfera che mi stava intorno. Mi ricordo della mamma e provo tanta tenerezza.
Ecco perchè, quando vedo un altare dedicato a Santa Rita, almeno un momento, mi debbo fermare.

lunedì 25 maggio 2015

UNA STORIELLA MOLTO EDUCATIVA.


" L'emulazione è la passione delle anime nobili; l'invidia il supplizio di quelle vili "

Jean Francois Marmontel





Questa storiella è stata raccontata ad un corso di aggiornamento per piloti di aereo.
A me è giunta per vie traverse ma, l'ho trovata così " educativa " che vorrei raccontarla qui.

C'era una volta un contadino che lavorava nel proprio campo. All'improvviso sentì un rumore strano e, giratosi, vide comparire una nube nel cielo. Da quella nube, quasi improvvisamente, comparve nientemeno che il Genio della lampada.
Il contadino, esterrefatto ed intimorito, non sapeva più cosa fare ma il Genio subito lo tranquillizzò.
Gli disse infatti così : " Sei molto fortunato tu perchè sei stato scelto, fra tanti, per esprimere un desiderio. Puoi scegliere ciò che vuoi, però devi rispettare questo patto. Potrai esprimere un unico desiderio ma devi sapere che ciò che sceglierai verrà dato in misura doppia al tuo vicino. Quindi pensaci bene perchè avrai una sola opzione che non potrai più modificare ."
Il contadino, felice ed entusiasta, incominciò a pensare cosa volere. E così chiese al Genio della lampada : " Vorrei 100 mucche, ma se così fosse il mio vicino ne avrebbe 200 ? " Rispose Il Genio :" Esattamente così ! "
" E se volessi 200 campi, al mio vicino ne verrebbero dati 400 ? " chiese il contadino. " Certamente, hai capito bene " rispose il Genio della lampada.
Allora il contadino incominciò a pensare e pensare e pensare ancora, ma non arrivava mai ad una scelta appagante.
Ad un certo punto, non più così entusiasta, disse . " E va bene, Genio, ho deciso : toglimi un occhio ! "

ALLEGORIA DELL'INVIDIA - GIOTTO- CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI - PADOVA


Ecco, la favoletta la dice lunga.
Come trasformare una enorme opportunità in un'azione rovinosa. Tutto per colpa dell'invidia. Non per nulla un saggio proverbio recita proprio così :" L'invidia è il peggiore dei mali". Me lo diceva sempre anche mia nonna. " L'invidia è una brutta bestia" Deve essermi servito perchè, per mia fortuna, questo è un difetto che non ho.
In questo momento, forse anche a causa della crisi economica, mi sembra invece che il tessuto sociale sia a brandelli, e che siano in crescita invidie e divisioni. Gli animi mi sembrano incattiviti. Ognuno cerca di salvare il proprio orticello anche a scapito del bene comune.
Meditiamo, meditiamo !

giovedì 21 maggio 2015

POSTDAM

" La libertà è innanzitutto il diritto alla disuguaglianza "

Nikolaj Berdjaev




Postdam è una città che confina con Berlino. Risale al 993 d.c. ma raggiunge il suo massimo splendore nel XVII secolo.
Durante la seconda guerra mondiale viene in parte distrutta ma, nonostante ciò, resta una delle città più interessanti della Germania.



Appena si giunge qui, da Berlino con la S-bahn, l'atmosfera appare quasi  bucolica. Tanto spazio verde, curato e ben tenuto e tanti ciclisti.



A fare da padrone di casa c'è lui (in versione Pop Art) : Federico il Grande. Che accoglie il visitatore nel suo speciale palazzo denominato Schloss Sanssouci,
Questa era infatti la sua residenza estiva dove amava fermarsi e soggiornare.




Il castello in stile rococò, si presenta splendido e spumeggiante, proprio come lo aveva pensato, (lo confermano  i suoi schizzi) , lo stesso Federico II.




Il palazzo si completa con giardini molto suggestivi e pergolati riccamente decorati, anche con ornamenti a forma di sole.




La verde cupola ossidata, decorata con sculture barocche, ricopre la Marmorsaal.
Federico II volle che l'architetto, nell'esecuzione di questa stanza, si ispirasse al Pantheon di Roma.


Ma, in generale, tutte le stanze sono sfarzose.
Marmi, stucchi, specchi, non manca nulla. Ma i veri capolavori di questo luogo sono i dipinti di Antoine Watteau.




Nella stanza di Voltaire particolarmente belle sono le incisioni con uccelli, fiori, frutti. C'e pure una certa atmosfera esotica che tanto piaceva al re.



Sotto vetro cè la statuina di Voltaire, al cui pensiero voleva ispirarsi Federico II.



All'esterno del palazzo, questo musicista di strada riporta, attraverso la sua musica e la sua acconciatura, in piena atmosfera settecentesca.


 L'area verde qui è molto vasta e lo sguardo si perde lontano.Nelle vicinanze, invece, queste prime fioriture catturano immediatamente lo sguardo.



Ci vuole molto tempo per visitare tutto, ed io, purtroppo, non ne ho così tanto a disposizione.


Non posso però rinunciare di visitare il vecchio mulino. E' la prima volta che entro in un luogo simile.


E' diviso su vari piani, all'ultimo si arriva attraverso una scala a pioli, mentre la macina continua a girare.



C'è un incredibile odore di farina, sembra di essere in altri tempi.



La vista dall'ultimo piano è molto bella. I turisti, visti dall'alto, sembrano tante formichine colorate. Qui tira un vento forte, proprio adatto a far giare le pale del mulino.



Mi sposto un po' dalla zona di Park Sanssouci, dove, sempre nel verde, si trovano tanti palazzi, alcuni antichi, altri no, ora tutti ben restaurati che ci parlano della quotidianità di Postdam. Finestre aperte, automobili parcheggiate, gente che va e viene.



La città di Postdam fu cinta da mura. Mura che non avevano come scopo la difesa ma servivano ad imprigionare, a bloccare i criminali e a fermare le diserzioni.





La Jaegertor, è presente ancora oggi ed ha mantenuto il suo aspetto originale.
La porta è coronata da un gruppo di sculture che raffigurano cani da caccia che assaltano un cervo.


Ma anche altri palazzi d'epoca vantano dettagli artistici di pregio e bellezza.


Questo hotel, per esempio, nella sua semplice armonia, risulta estremamente gradevole ed elegante.


All'inizio del XVIII secolo molti lavoratori olandesi vennero chiamati qui da Federico Guglielmo I.
Così, proprio a Postdam, venne costruito per loro un piccolo quartiere.


Le case, edificate in mattoni rossi, sono a tre piani e hanno tetti e timpani molto caratteristici.


Tutto il piccolo quartiere è molto pittoresco e la zona infatti è anche molto frequentata da turisti.



Particolarmente belle sono le insegne dei negozi, molte delle quali sono realizzate in ferro battuto.


 Molta vivacità e molto spirito creativo sono presenti in questo quartiere.


E tanti sono anche i locali frequentati da turisti e dalla gente del posto.



Si sta bene seduti fuori, all'aperto, a sorseggiare una bibita, un'aperitivo, al tepore del sole di primavera.



Anche qui a Postdam (come a Berlino) è presente un grande servizio rivolto ai ciclisti. Molti sono i posti dove si possono parcheggiare le biciclette, senza alcuna difficoltà. Anche questa è una, seppure piccola, forma di civiltà.



Al cospetto della grande cupola della chiesa di San Nicola, molti ragazzi si ritrovano e si riuniscono nei giardini, seduti beatamente sull'erba appena tagliata.




Questo è l'interno della chiesa, disegnata nel 1830, da Karl Friedrich Schinkel. (Si,sempre lui !) I decori risalgono al 1850 e si basano su disegni dello stesso Schinkel. Questa è la chiesa più importante di Postdam.



E qui mi domando come sia stato possibile, in epoca DDR, costruire praticamente addossato alla chiesa questo enorme palazzo, soffocando così la bellezza e la maestosità della chiesa stessa. Probabilmente la domanda risulta pleonastica poichè la risposta è abbastanza ovvia.



Sempre vicino c'è anche questo lungo palazzo, esempio di architettura dell'Est, ora particolarmente malandato.
Per fortuna, la riconversione di questi, diciamolo pure, brutti esempi di architettura, è in corso e molto viene demolito o ristrutturato.





Ma nonostante tutto esiste ancora qualche nostalgico della DDR. Come, presumibilmente, questo proprietario di "Trabant" . Un'auto molto popolare all'epoca e molto vintage oggi, anche nel colore!



Qui, a svettare nel cielo blu, c'è Atlante che sostiene con grande fatica il globo terreste. E' questo il decoro dorato della cupola dell'antico ed elegante palazzo comunale.




La luce dorata del sole illumina la corte interna del palazzo che credo oggi sia la sede della Regione.


La parte più antica è, secondo me, decisamente la parte più bella di Postdam.


Sembra confermarlo questa scultura che pare meravigliata nel guardarsi intorno.


Come incuriositi sembrano essere questi due splendidi bambini. Due fratellini cresciuti con uno stile informale e disinvolto, con quella libertà che solo una certa cultura può generare.



Perchè " nessuno è libero se non è padrone di se stesso" (Epitteto)

lunedì 18 maggio 2015

" BERLINO - SINFONIA DI UNA GRANDE CITTA' "


" Non esistono due viaggi uguali che affrontano il medesimo cammino."

Paulo Coelho




Sono stata a Berlino circa un mese fa. Ho scattato quasi 1000 foto. Tra queste, è davvero difficile sceglierne solo alcune.
Come fare per descrivere una città, così ricca di sfaccettature, attraverso solo poche immagini ?


Ma ci voglio provare, proprio per rendere omaggio a questa città che mi ha molto affascinato. C'ero già stata alcuni anni fa, ma in maniera frettolosa. Questa volta me la sono gustata meglio.


Appena approdata nel Mitte, il fiume Spree, in una luce un po' opaca e malinconica mi da il benvenuto. Fa fresco ed il cielo è grigio, ma è pur sempre il cielo di Berlino !



E' un giorno feriale e la città appare molto attiva ma composta. E i berlinesi, seppure presi dalle loro faccende, sempre gentili e disponibili.



Unter den Linden è una priorità. In mezzo al viale ci sono lavori in corso, ma il fascino resta immutato. Così, verso il tramonto, al cospetto della Porta di Brandeburgo (prima foto) l'emozione è forte.


La stagione è indietro ed i tigli profumati ancora non hanno messo le nuove foglie.


Però, in fondo, verso Pariser Platz, il giardino è colorato di tulipani in fiore.



Alla luce del tramonto, anche lo storico e sfarzoso hotel Adlon, acquista ulteriore fascino.



Atmosfera rilassata e tranquilla verso Tiergarten, antica riserva di caccia reale, dove, trionfante, ci attende la dorata Statua della Vittoria alla quale i berlinesi sembrano essere molto affezionati.


Berlino è una città ricca di storia ma che, decisamente, vuole guardare avanti.


Però anche "vive sulla memoria". Ha avuto la capacità di trasformare il suo passato, così tragico ed imbarazzante, in un punto di forza. Numerose sono  le testimonianze di questo passato "scomodo" , affinchè servano di monito alle nuove generazioni.



Dalla devastazione della seconda guerra mondiale, alla costruzione del Muro, alla storia della DDR, tutto viene ripreso e sottolineato per ricordare la storia di questa città e di questo popolo. Ma, parallelamente, i berlinesi si nutrono di effervescenza culturale, di un amore generalizzato per le nuove idee, di slancio verso il futuro.


I berlinesi sono istruiti e liberali e la città è un melting pot di gente proveniente da molti paesi diversi. Ovunque si respira aria di civiltà.
Il gruppo di immigrati più consistente è quello turco, concentrato nella zona di Kreuzberg, quartiere un po' speciale anche perchè frequentato da punk, eccentrici artisti e personaggi alternativi.

LUNGO LA LINEA DEL MURO

Quartiere di confine ai tempi del muro. Oggi le affollate e vivaci strade di Kreuzberg dimostrano come anche i contrasti possano armoniosamente convivere. Lussuosi appartamenti sorgono tra edifici cadenti, senza alcuna soluzione di continuità. Ora una buona parte del quartiere è abitata da giovani e da professionisti, mentre altri isolati sono interamente abitati da turchi. Proprio questo intreccio crea la vivacità del posto.


Tornando lungo il viale Unter den Linden, si  possono ammirare le sontuose facciate delle varie ambasciate, prima tra tutte per imponenza, quella russa. Ma ci sono anche bei locali e negozi alla moda.
Così sulla stessa strada, si passa dall'immagine del potere della Germania, il Deutscher Bundestag alla leggerezza di un volto, tedesco d'adozione, il cui ricordo, evidentemente, ancora incanta. Eccome !

FASCINOSA ROMY SCHNEIDER


E qui un intero negozio a tema : l'omino del semaforo, divenuto simbolo di riunificazione tra Est ed Ovest. Simpatico e carino !


La rete di trasporto pubblico è estesa ed efficiente. Per non parlare della puntualità : impeccabile ! Anche se, probabilmente, il mezzo migliore per visitare Berlino, resta la bicicletta. Ci sono 600 Km di piste ciclabili e soprattutto gli automobilisti tedeschi sono estremamente rispettosi verso i ciclisti e verso i pedoni.



Il sistema di trasporto pubblico è sia di superficie che sotterraneo, U-bahn, S-bahn.


Ma la città si può scoprire anche attraverso itinerari a piedi, mischiandosi tra la gente del posto, osservando il più possibile di tutto ciò che sta intorno.


Infatti, camminando la Storia appare ad ogni angolo.  Bellissimi sono anche i ponti sul fiume Spree, come ad esempio questo progettato da Karl Friedrich Schinkel, la cui balaustra in ferro battuto è decorata da creature marine.



Davvero imponente è il Duomo, costruito tra il 1894 e il 1905, è un esempio di stile neorinascimentale berlinese.



La cupola centrale è alta circa 98 metri.
Nella cripta sono ospitate le tombe della dinastia degli Hohenzollern.


Nei giardini intorno, in un piccolo Caffè, le persone siedono piacevolmente rilassate, al primo tiepido sole.
Tanti giovani, appena possibile, occupano gli spazi pubblici, le piazzette, i parchi, per ritrovarsi e per stare all'aria aperta.


In un certo senso Berlino si può definire una città che, nonostante il clima non proprio felice, o forse proprio a causa di questo, desidera uno stile di vita all'aria aperta, quasi mediterraneo.

KARL MARX E FRIEDRICH ENGELS


Nulla importa delle intemperie, invece, a questi due. Giganteschi come sono sfidano il tempo (in tutti i sensi) e pure le ideologie. Molti sono i turisti che vengono qui per una fotografia ricordo.




Questo triciclo invece è esposto al DDR Museum. Museo che ripropone uno spaccato, un ricordo della vita quotidiana dei tedeschi dell'Est e dimostra come la polizia segreta controllasse la vita dei cittadini di Berlino. Non può non venire in mente il magnifico film "Le vite degli altri" !


   
Ed ora, ecco la famosa ma, secondo me, non bella Alexander Platz.
E' la piazza simbolo dell'Est. La sua torre della Televisione, misurando ben 368 metri, è la struttura più alta della città. Una curiosità : viene denominata anche Telespargel, ossia stuzzicadenti.


Molto bella, invece, sempre nelle vicinanze, la chiesa di Santa Maria (Marienkirche) La sua struttura gotica e la ricchezza delle decorazioni la rendono una delle chiese più belle di Berlino


Un quartiere molto vivace è Prenzlauerberg che oggi, splendidamente rinnovato, è abitato da borghesi bohemien provenienti da tutto il mondo.


Il simbolo della zona è questa torre dell'acqua alta ben 30 metri, costruita nel 1874 come riserva d'acqua per il primo sistema di acqua corrente del paese.


Con i suoi Caffè molto frequentati ed i negozi di tendenza questa zona ha quasi uno stile parigino, molto brioso. Molto adatto ai berlinesi che sembrano fare del brunch del weekend un'esperienza di vita.



La Kulturbrauerei, imponente struttura industriale neogotica, (un tempo era la più rinomata birreria di Berlino), ora è un importante centro culturale.



Il Green Mamba Caffè è invece un baretto creativo e alternativo, gestito da simpatici ragazzi che in continuazione sfornano torte deliziose e ottimi panini. (Da notare i tavolini creati con ex-banchi di scuola).


Questo è il mio panino vegano, creato con un pane tipo focaccia farcito con hummus e rucola. Davvero ottimo !


Anche il trasporto pubblico non è privo di fascino. . .



Arrivo così ad un'altra zona di confine del muro. Qui, a pagamento, è visitabile una garitta di vedetta, usata per il controllo sulla zona di confine.


Ed eccolo qui il Muro. Oggi attrazione turistica, ma un tempo barriera di confine, di distacco e di dolore per molte persone.


Si giunge così a Postdamer Platz. Negli anni 20 era la piazza più effervescente d'Europa ma, durante la seconda guerra mondiale, fu ridotta ad un cumulo di macerie. Con la costruzione del Muro divenne poi "terra di nessuno", cioè un enorme spazio vuoto, dove i turisti occidentali, su alte piattaforme di osservazione, potevano sbirciare al di là del Muro.
Famosa è una ripresa della piazza vuota nel film di Wim Wenders "Il cielo sopra Berlino".
Ora  è un luogo vibrante di energia di questa grande capitale.


Questo è il Sony Center, costruito da Helmut Jahn. Il complesso di acciaio e vetro si estende per ben 4013  mq. La piazza , con il tetto a tenda, è una delle attrazioni di Berlino.

LA GIRAFFA DELLA LEGO SI RIFLETTE NELLA STRUTTURA A SPECCHIO


Così, camminando per la città, si scopre come l'antico ed il nuovo siano in continuo, armonioso dialogo.


Tra il 1961 ed il 1990,Checkpoint Charlie era l'unico punto di passaggio per gli stranieri tra Berlino Est e Berlino Ovest. In quel periodo divenne un simbolo, sia di libertà sia di separazione, per i molti tedeschi dell'Est che tentavano di fuggire dal regime comunista  della DDR.
Di questo passaggio, che fu testimone di atroci eventi nel corso della guerra fredda, ora rimangono solo alcuni resti, però altamente simbolici.




Come altamente simbolica è questa chiesa-monumento, il cui tetto devastato dai bombardamenti del 1943, è divenuto appunto uno dei simboli più famosi di Berlino. A fianco oggi sorgono il nuovo campanile e la chiesa ottagonale in vetro blu.


Qui sotto un'altra scultura simbolo : " Berlin"  che rappresenta la città divisa di un tempo.



Altro esempio molto originale di architettura del XX secolo è rappresentato dal
Museo Ebraico. Museo che illustra la storia della comunità ebraica in Germania e le ripercussioni dell'Olocausto. All'interno un percorso a zig-zag, con improvvisi pieni e vuoti, crea un senso di perdita e di smarrimento. Proprio questo voleva evocare, nel suo "filosofico" progetto, il grande architetto di origine ebreo-polacca Daniel Libeskind.



Ma la piazza più bella e più fascinosa di Berlino, eccola qua : Gendarmenmarkt!
Il Reggimento dei Gendarmi, da cui la piazza prende il nome, aveva qui il suo quartiere generale.




Sorgono due chiese, solo all'apparenza identiche. Il Duomo tedesco ed il Duomo francese, entrambi costruiti all'inizio del 1700.




Al centro della piazza cattura lo sguardo questo magnifico edificio neoclassico, opera di Karl Friedrich Schinkel, forse il più famoso architetto di Berlino. Si tratta della Konzerthaus, magnifica Sala per Concerti.





Di fronte al teatro si può ammirare la statua in marmo dedicata a  Friedrich Schiller mentre sul piedistallo si notano le allegorie della Lirica, della Poesia, del Dramma, della Filosofia e della Storia.




Alla dorata luce del tramonto tutto sembra perfetto. Anche i grandi e moderni palazzi allineati, sotto l'ultimo raggio di sole, appaiono più belli.
E' la magia di questa capitale, è la " sinfonia di una grande città" !